[Guida] Radio, Panoramica sul sistema LPD/PMR

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uncleluckyluke
icon14  CAT_IMG Posted on 27/11/2008, 18:02




Comunicazione in Radiofrequenza


Gli apparati ricetrasmittenti sono un ausilio molto importante per la comunicazione durante il gioco. Mediante l’utilizzo di ricetrasmittenti è possibile mantenere la comunicazione con elementi con i quali non è possibile utilizzare gli altri metodi visti in precedenza a causa, ad esempio, dell’eccessiva distanza o della presenza di ostacoli tra mittente e destinatario.
A differenza delle comunicazioni verbale e gestuale, che caratterizzano, seppur in modo diverso, anche la quotidianità degli sportivi, la comunicazione in radiofrequenza rappresenta per i più un nuovo mezzo comunicativo nuovo e sconosciuto e per il quale risulta quindi necessario un approfondimento.
La comunicazione in radiofrequenza è inoltre regolamentata dalla legge e sarà pertanto necessario introdurre il quadro normativo che regola l’utilizzo sportivo della radiofrequenza.
Introduzione al funzionamento degli apparati ricetrasmittenti.

Questo paragrafo non vuole e non può avere una dettagliata e specifica trattazione della teoria della radiotecnica e del radiantismo. La trattazione sarà limitata ad una sommaria trattazione dell’argomento all’unico scopo di dare al giocatore una elementare coscienza di quanto utilizza durante il gioco.
Elementi di radiotecnica

La comunicazione verbale in radiofrequenza si basa sulla trasformazione dell’onda sonora (meccanica) della voce in un onda elettromagnetica e della sua successiva trasmissione in questa forma.
La caratteristica base dell’onda elettromagnetica che “trasporta” la nostra voce è la sua frequenza, ovvero la quantità di oscillazioni che descrive in un secondo, e si misura in Hz (Hertz).
La frequenza è strettamente legata alla capacità dell’onda di propagarsi nello spazio e di conseguenza all’efficienza della comunicazione in radiofrequenza; in conseguenza di questo legame le frequenze sono raggruppate in bande caratterizzate da caratteristiche analoghe.
HF(HIGH FREQUENCY) [3 ÷ 30 MHz]
È la banda più utilizzata per i collegamenti a lunga distanza perché si propaga sfruttando la riflessione dell’onda sulla ionosfera, questa caratteristica è però pregio e difetto dell’HF questo tipo di propagazione è particolarmente condizionata dai cicli terrestri e solari.
(Un singolo salto di riflessione ha un’ampiezza massima di 4000 Km, ma sfruttando le riflessioni multiple non sono rari i collegamenti agli antipodi)
VHF(VERY HIGH FREQUENCY) [30 ÷ 300 Mhz]
È una banda intermedia, utilizzata per i collegamenti a media distanza.
UHF(ULTRA HIGH FREQUENCY) [300 MHz ÷ 3 GHz]
È molto usata per I collegamenti locali, sia in fonia che in trasmissione dati. Senza l’ausilio di ponti ripetitori la portata di questa banda è particolarmente limitata perché a queste frequenze l’onda non si riflette in ionosfera.



Ora che abbiamo suddiviso le bande di frequenza è bene accennare come un’onda radio può propagarsi e quindi, da una stazione trasmittente, raggiungerne una ricevente.
Limitatamente agli usi che potremmo incontrare nella pratica del softair troviamo:
Onda diretta
E’ il tipo di propagazione più elementare. Si sviluppa in linea retta tra stazione mittente [A] e ricevente [b], che in questo caso devono “vedersi”. E’ la propagazione utilizzata per le bande VHF, UHF e, in generale, per le frequenze superiori ai 30MHz.
Onda diretta ripetuta
Per supplire ai limiti della propagazione diretta è possibile interporre una stazione ripetente [D] (Ponte Radio)e rendere quindi possibile il superamento di ostacoli non altrimenti valicabili. Si noti che si tratta comunque, in realtà di due onde dirette e, quindi, risulta possibile mettere in comunicazione [C] con [A] ma non con [b].
Secondariamente il Ponte Radio permette di amplificare il debole segnale degli apparati mobili, aumentandone la portata.
Giusto per curiosità vale la pena di ricordare che i ponti radio possono essere terrestri [D] o satellitari [E].
Onda diffusaeOnda riflessa
Le onde con frequenze inferiori riescono a sfruttare tipi diversi di propagazione, tra cui, nell’ambito di nostro interesse, la diffusione troposferica e la riflessione ionosferica.
Seppure siano legati a fenomeni fisici differenti, in questa sede ci è sufficiente sapere che il risultato è che i vari strati atmosferici fanno da specchio all’onda e permettono, quindi, di raggiungere stazioni oltre la linea dell’orizzonte. Il fatto però che questo “effetto specchio” sia determinato da condizioni atmosferiche ne causa la variabilità rispetto a cicli solari, lunari, stagioni, …

Con approssimazione sufficiente al nostro campo d’utilizzo, ed alla luce di quanto visto finora, possiamo sostenere che trasmettere ad una frequenza più bassa (HF), a parità di potenza, permette di raggiungere distanze maggiori, mentre trasmettere a frequenze più alte (VHF e UHF) permette di avere una maggiore costanza nelle prestazioni di ricetrasmissione e, non secondario, minore dimensione delle antenne.
Apparati radio ricetrasmittenti

E’ chiamato ricetrasmittente l’apparato elettronico in grado di trasmettere e ricevere onde radio. Spesso la ricetrasmittente è identificata direttamente con la banda su cui opera (VHF, UHF, …) o con la tipologia di apparato (CB, LPD, PMR…).
E’ chiamato scanner l’apparato elettronico in grado di ricevere onde radio, spesso su un’ampia gamma di frequenze.
Per completare questa velocissima introduzione al mondo delle radiocomunicazioni scorriamo le funzioni base di un apparato ricetrasmittente, seguendo quelli che sono i pulsanti presenti sulla maggior parte degli apparati in commercio.
PTT (PUSH TO TALK)
La quasi totalità degli attuali apparati radio hanno un funzionamento di tipo Half Duplex, ovvero funzionano alternativamente in ricezione o in trasmissione. Per alternare il tipo di funzionamento è necessario agire appunto sul pulsante PTT (Push to talk) che, se premuto, commuta il funzionamento da ricezione a trasmissione.
VOX (VIVAVOCE)
Praticamente tutti gli apparati di nuova generazione dispongono di questa funzione. Il VOX permette di escludere il pulsante PTT e di alternare il funzionamento Rx/Tx mediante il riconoscimento automatico di una soglia di rumore sul microfono.
È sconsigliato usare il VOX durante una partita di softair, nella maggior parte dei casi l’unico risultato è avere il canale prescelto saturo di affannosi respiri degni di un film Hard di basso livello.
SQUELCH (Filtro a livello)
Lo squelch è un circuito utilizzato per escludere l’audio dell’altoparlante nel caso in cui il segnale in ricezione sia di potenza inferiore ad un determinato livello. La soglia dello squelch è impostabile manualmente od automaticamente a seconda dell’apparato radio. La regolazione dello squelch deve essere accurata perché se da una parte permette di escludere dalla cuffia il fastidioso fruscio di sottofondo, dall’altra rischia di escludere anche la comunicazione disturbata di un compagno di gioco che trasmette da lontano.
MONITOR
Alcune radio dispongono di questa funzione per escludere momentaneamente lo squelch senza modificarne le impostazioni. È utile in particolare quando sentiamo a tratti un compagno il cui segnale arriva particolarmente debole per provare a migliorarne la comprensione.
CTCSS - DCS (Filtri a tono)
I subtoni CTCSS – DCS sono sistemi di nuova introduzione finalizzati alla riduzione delle interferenze. Il funzionamento è analogo allo squelch, ma lavora sulla presenza nel segnale di un subtono (non udibile) analogico nel CTCSS o digitale nel DCS e non sul livello di segnale.
NOTA MOLTO BENE: alcuni considerano erroneamente i subtoni come dei sottocanali, nulla di più falso! Impostando un subtono il nostro apparato riceverà solo le comunicazioni trasmesse con il medesimo subtono, e quindi non saremo disturbati da altre comunicazioni sul medesimo canale, ma una ricevente senza subtono impostato ascolta le trasmissioni effettuate con qualsiasi subtono.

Normativa relativa all’uso di apparati ricetrasmittenti
Viste le varie e contrastanti opinioni riportate da commercianti del settore e dai vari forum presenti su internet, le informazioni che seguono sono estratte dalla vigente normativa e sono state verificate dall’autore mediante contatto telefonico con il Ministero delle Telecomunicazioni Ispettorato Territoriale per la Lombardia ed aggiornate al 9/9/2006.
Per verificare eventuali aggiornamenti consultare il sito http://www.mincomlombardia.it.
Come già accennato, la comunicazione in radiofrequenza è regolamentata dalla legge. Dal 1° agosto 2003 è in vigore il nuovo “Codice delle Comunicazioni Elettroniche”, promulgato con decreto legislativo n. 259.
Alla luce di questo nuovo codice, sono ammissibili come ausilio ad attività sportive gli apparati ad uso libero e ad uso subordinato ad autorizzazione generale.
Uso libero
LPD
Le radio LPD (Low Power Device) sono apparati di debole potenza operanti nella banda UHF, per effettuare comunicazioni a breve e media distanza, senza nessun costo. Non sono apparecchiature radioamatoriali e, dal 1° Gennaio 2002, sono di libero utilizzo secondo il DPR 447 del 5 Ottobre 2001, art.6, par.1 lettera Q, pubblicato sul Supplemento Ordinario n. 282/L della Gazzetta Ufficiale n.300 del 28 Dicembre 2001. Tale libero utilizzo esenta sia dal pagamento della prevista tassa, sia dal presentare la denuncia di inizio attività.
Questi apparati devono essere omologati (potenza massima 10 mW, antenna fissa e non sostituibile, modulazione in FM) e utilizzano la banda di frequenze 433-435 MHz codificata in 69 canali.
La portata di questi apparati, nonostante la debole potenza, si estende dai 200 metri in aree cittadine con molte interferenze, fino a circa 2 km in spazi aperti.

Uso subordinato ad autorizzazione
CB
I CB (Citizen’s Band) sono apparati di moderata potenza, portatili, veicolari o da stazione fissa, operanti nella banda HF. I CB sono stati tra i primi apparati ricetrasmittenti introdotti sul mercato per l’utilizzo civile non amatoriale ed hanno avuto il loro periodo d’oro tra gli anni ’70 e ’80 in particolare nell’ambiente dell’autotrasporto.
Grazie alla diffusione dei telefoni cellulari ed alla conseguente riduzione di utilizzo dei CB la normativa ha snellito le procedure di autorizzazione per l’utilizzo dei CB ed oggi è richiesta unicamente la comunicazione di inizio attività, la sottoscrizione della dichiarazione antimafia e il versamento di un modesto canone annuo, pari a 12 euro, indipendente dal numero degli apparati posseduti.
Questi apparati devono essere omologati (potenza massima 5 W) e utilizzano la banda di frequenze comprese tra 26,965 e 27,405 MHz codificata in 40 canali.
Degli apparati utilizzabili per uso sportivo, i CB, sono indubbiamente i più potenti (10 volte più dei PMR e 100 degli LPD).
Anche se la bassa frequenza ne condiziona molto l’uso in presenza di ostacoli e richiede antenne di dimensione considerevole, sono le uniche che ammettono antenne intercambiabili e l’installazione di stazioni veicolari o fisse.
In condizioni normali la portata di un apparato CB portatile varia tra i 5 ed i 10 Km.
La frequenza di lavoro dei CB comporta una propagazione molto condizionata dalle condizioni atmosferiche, dalla stagione, dalla morfologia del terreno, ma in condizioni ottimali un buon marconista può effettuare collegamenti a più di 150 Km con un apparato portatile da 4 W…


Per i CB è possibile richiedere autorizzazione generale di utilizzo intestata all’associazione (art.104 comma c punto 5 D.lgs 259/2003). In questo caso il contributo è legato al numero di apparati registrati e va da un minimo di 20,00 € per 5 apparati a 100,00 € per 100 apparati.
Per maggiori informazioni consultare il sito http://www.mincomlombardia.it.



PMR 446
Le PMR (Personal Mobile Radio) sono apparati di recente introduzione, di debole potenza operanti nella banda UHF per effettuare comunicazioni a breve e media distanza, con un basso impatto burocratico.
A seguito del già citato D.lgs 259/03 viene ufficialmente assegnata in via esclusiva la banda dei 446 MHz per il servizio PMR, in accordo con la normativa europea.
In Italia l'uso ricade nel regime di "autorizzazione generale d'uso" e richiede la comunicazione di inizio attività, la sottoscrizione della dichiarazione antimafia e il versamento di un modesto canone annuo, pari a 12 euro, indipendente dal numero degli apparati posseduti.
Questi apparati devono essere omologati (portatili, potenza massima 500 mW, antenna fissa e non sostituibile, modulazione in FM) e utilizzano la banda di frequenze 446.0 ÷ 446.1 MHz codificata in 8 canali.
La potenza di questo tipo di apparati permette la trasmissione fino a 4 – 5 Km in condizioni ottimali.



Per i PMR è possibile richiedere autorizzazione generale di utilizzo intestata all’associazione (art.104 comma c punto 5 D.lgs 259/2003).
Per maggiori informazioni consultare il sito http://www.mincomlombardia.it.
Assegnazione Frequenze VHF / UHF
Più per completezza nella trattazione che per reale possibilità di utilizzo, visti i costi purtroppo elevati (nell’ordine delle migliaia di Euro), ritengo di segnalare che è facoltà delle associazioni richiedere l’assegnazione di specifiche frequenze radio e dell’utilizzo di ponti ripetitori direttamente agli uffici competenti del Ministero delle Telecomunicazioni.


AGGIORNAMENTO:
Il nuovo piano nazionale di ripartizione delle frequenze non prevede più l'esistenza degli LPD, e per questo gli apparati LPD l'immissione sul mercato sarebbe dovuta cessare il 31-12-2004.

Ho contattato in merito l'ispettorato territoriale lombardia del Ministero per lo Sviluppo Economico - Comunicazioni ed il funzionario mi ha riferito che, alla data del 23/10/2008, gli apparati già in possesso prima della data sopracitata possono tuttora essere utilizzati in conformità a quanto disposto dalla precedente normativa.

Nella prospettiva di un definitivo adeguamento alla normativa attuale è bene considerare che gli LPD non saranno utilizzabili ancora a lungo."


Edited by uncleluckyluke - 27/11/2008, 21:23
 
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Sirgent
CAT_IMG Posted on 27/11/2008, 19:13




AXXO!!! :woot:

C'è qualcuno che ha domande da fare? image
 
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uncleluckyluke
CAT_IMG Posted on 27/11/2008, 20:51




Tanto per restare in tema di regole, la normativa sull'uso personale (privato) per gli apparecchi con frequenze PMR 446 prevede per il proprietario:
- il pagamento annuale di un contributo pari a12 €,
- la presentazione della richiesta d'autorizzazione all'uso dell'apparecchio al competente ufficio, qualunque sia il numero degli apparecchi.

Per chi vuole approfondire, aggiungo i seguenti link:

Ministero delle Comunicazioni (Autorizzazione per apparecchiature di debole potenza ..... )
- Allegato 19 Contributi
- Allegato n. 25 art. 37
 
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Sirgent
CAT_IMG Posted on 28/11/2008, 00:59




NORME DI PROCEDURA RADIOTELEFONICHE



1. PROCEDURA RADIOTELEFONICA

La procedura radiotelefonica, è l’insieme delle disposizioni che stabiliscono le procedure fondamentali e regolamentari da osservare nell’esercizio dei mezzi delle trasmissioni per le comunicazioni in radiofonia.

Le disposizioni, di cui sopra, sono dette “Norme di Procedura" e sono contenute nella pubblicazione “ A.C.P. 125 “.

La procedura radiotelefonica ha lo scopo di :

- rendere celere l'inoltro dei messaggi;

- ridurre al minimo il tempo impiegato in ogni trasmissione;

- permettere lo svolgimento di maggior traffico;

- ridurre al minimo gli errori;

- rendere difficoltosa l'intercettazione nemica.

Per applicare correttamente le Norme di procedura, occorre conoscere il significato della seguente terminologia:

- OPERATORE: è la persona che impiega il mezzo tecnico per trasmettere e ricevere le

comunicazioni;

- APPARATO: è il mezzo tecnico che viene impiegato per l'inoltro delle comunicazioni;

- STAZIONE: è l'insieme d’operatore ed apparato;

- MAGLIA RADIO: è l'insieme di due o più stazioni radio in collegamento tra loro,

sintonizzate sulla stessa frequenza;

- NOMINATIVO: parola convenzionale o combinazione di lettere e numeri che identifica

una stazione radio e il suo operatore.

Il nominativo può essere:

- di stazione: se identifica una singola stazione radio;

- di maglia: se identifica un'intera maglia radio.

SCHEDA DI COLLEGAMENTO: è il documento che contiene i dati necessari per l'esercizio di una stazione radio.

La maglia radio è, di norma, composta di una stazione Capo – Maglia e da una o più stazioni periferiche. Nell’ambito della maglia la capo maglia svolge il compito di regolatrice del traffico radio. Una singola stazione o l’intera maglia radio è identificata con un nominativo, che è una parola convenzionale o l’insieme di lettere e numeri.

Esempio di nominativo: PUMA, LEONE 1, SIERRA, A2C, B6E, ecc.



2. SCHEDA DI COLLEGAMENTO

E’ un documento che contiene i dati necessari per l'esercizio di una stazione radio.

I dati sono (FIG. 2):

- grafico della maglia;

- il nominativo di stazione;

- il nominativo di maglia;

- la frequenza di lavoro e di riserva;

- apparato/apparati utilizzati nella maglia radio;

- l'orario d’inizio del collegamento.

La rappresentazione grafica, completa dei dati necessari, riguardante una scheda di

collegamento è la seguente:






Maglia Radio







FREQUENZA DI LAVORO: 48.000 Mhz

FREQUENZA DI RISERVA: 51.700 Mhz

ORARIO INIZIO COLLEGAMENTO: 0700



FIG. 2

3. ALFABETO FONETICO NATO
a. Alfabeto fonetico NATO

Nei Paesi aderenti alla N.A.T.O. è in uso un alfabeto standard detto ALFABETO FONETICO NATO, che è usato quando è necessario trasmettere una parola di difficile pronuncia oppure lettere isolate dell’alfabeto. La tabella esplicativa dell'alfabeto fonetico è la seguente:

LETTERE - VOCE NATO - PRONUNCIA

A - ALFA - ALFA

B - BRAVO - BRA VO

C - CHARLIE - CIA (R) LI

D - DELTA - DEL TA

E - ECHO - EC O

F - FOX TROT - FOX TROT

G - GOLF - GOLF

H - HOTEL - HO TEL

I - INDIA - IN DIA

J - JULIETT - GIU LI ET

K - CHILO - CHI LO

L - LIMA - LI MA

M - MIKE - MAIK

N - NOVEMBER - NO VEM BA (R)

O - OSCAR - OS CA (R)

P - PAPA - PA PA

Q - QUEBEC - CHE BEC

R - ROMEO - RO MIO

S - SIERRA - SI ER RA

T - TANGO - TAN GO

U - UNIFORM - IU NI FO (R) M

V - VICTOR - VIC TA(R)

W - WHISKEY - UIS CHI

X - XRAY - ECS REI

Y - YANKEE - YIAN CHI

Z - ZULU - ZU LU


4. NUMERI
I numeri devono essere trasmessi cifra per cifra, eccetto i multipli esatti mille che si pronunciano come nel linguaggio normale, preceduti dalla parola di procedura NUMERICO.

Esempi:

- il numero 160 si trasmetterà: “ NUMERICO UNO – SEI – ZERO “ ;

- il numero 2204 si trasmetterà: “ NUMERICO DUE – DUE – ZERO - QUATTRO “;

- il numero 100 si trasmetterà: “ NUMERICO UNO – ZERO – ZERO “;

- il numero 2000 si trasmetterà : “ NUMERICO DUEMILA”;

- il numero 18.000 si trasmetterà: “ NUMERICO UNO – OTTOMILA “;



5. PAROLE DI PROCEDURA

Le parole di procedura sono parole o frasi cui corrispondono precise operazioni, e precisi significati, stabilite allo scopo di rendere più rapida la trattazione dei messaggi.

Si riportano, di seguito, le principali parole di procedura ed il loro significato:

- QUI: è la parola di procedura che indica la stazione che sta chiamando.

Esempio: se la stazione che chiama è PUMA e vuole comunicare con la stazione LINCE dirà:

· “Lince QUI Puma passo”;

- PASSO: è la parola di procedura che ha il seguente significato: “Ho terminato di parlare ed

attendo una vostra risposta”;

- FINE: è la parola di procedura che sintetizza: “Ho terminato di parlare e non attendo la vostra risposta”. Da rammentare che di norma la parola di procedura FINE è trasmessa dalla stazione chiamante, ma può essere utilizzata, alle volte, dalla stazione chiamata;

- RICEVUTO: “Ho ricevuto la vostra trasmissione in maniera soddisfacente”.

Esempio : la stazione LINCE da il ricevuto al messaggio trasmesso dalla stazione PUMA in

questo modo:

· “Puma qui Lince RICEVUTO passo”;

- RIPETETE: “Ripetete tutta la vostra trasmissione”. Seguita da elementi di identificazione

quale:

· RIPETETE TUTTO PRIMA.....

· RIPETETE TUTTO DOPO.....

Indicano la parte della trasmissione che deve essere ripetuta.

Esempi:

· “Puma qui Lince RIPETETE passo”, significa che la trasmissione dovrà essere ritrasmessa compresa la componente indirizzo;

· “Puma qui Lince RIPETETE TUTTO PRIMA (o TUTTO DOPO) .... “, significa che l’operatore dovrà ritrasmettere il messaggio tutto subito prima (o dopo) dell’ultima parola di senso compiuto ricevuta.

- SILLABO: “Ripeterò la parola sillabando lettera per lettera con l'alfabeto fonetico NATO”. Per esempio volendo sillabare “FUOCO”, si dirà:

· “Puma qui Lince SILLABO – foxtrot – uniform – oscar – charlie – oscar “;

- CORREGGO: “Ho commesso un errore nella trasmissione, riprendo a trasmettere

dall'ultima parola esatta”;

- TRASMETTETE DOPPIO: “Il collegamento è difficoltoso: ripetete due volte ogni parola

della trasmissione”.

Esempio:

· “Puma qui Lince TRASMETTETE DOPPIO passo”“Lince qui Puma TRASMETTO

DOPPIO ......” e ripeterà due volte di seguito ciascuna parola del messaggio;

- COLLAZIONATE: parola di procedura che sta a significare: “Ripetetemi integralmente

questa trasmissione esattamente come l'avete ricevuta”;

- SEPARAZIONE: Indica la separazione fra il testo e le altre parti del messaggio;

- SILENZIO (ripetuto tre volte): “Cessate immediatamente le trasmissioni su questa

maglia”.

Il silenzio dovrà essere mantenuto finché non saranno date istruzioni per la sua cessazione. Qualora sia in vigore un sistema di autenticazione, le trasmissioni che impongono il silenzio radio debbono essere autenticate (lo stesso per il cessato silenzio).

Una volta dato il silenzio radio le varie stazioni radio dovranno rimanere in ascolto continuo per cogliere prontamente gli eventuali ordini del Capo Maglia.

Il silenzio radio può essere interrotto solo per motivi molto importanti, momentaneamente, dalla Capo Maglia, con la parola di procedura “NON RISPONDETE”. A questa chiamata le stazioni radio della maglia non devono rispondere ne dare il ricevuto. Quando si usa questa parola di procedura la trasmissione deve terminare con a parola di procedura FINE.

Esempio:

· “Puma qui Lince NON RISPONDETE ci sono aerei nemici che si stanno dirigendo

verso la vostra zona FINE”;

Il silenzio radio anche se momentaneamente interrotto dal Capo Maglia, rimane ancora in vigore.

- CESSATE SILENZIO: “Il silenzio e cessato, le trasmissioni possono riprendere

regolarmente”. Qualora sia in vigore un sistema di autenticazione, le trasmissioni che

abrogano il silenzio radio debbono essere autenticate.

Esempio:

· “Puma qui Lince CESSATE SILENZIO passo”

· “ Lince qui Puma RICEVUTO passo”;

- INTERROGATIVO: è una parola di procedura utilizzata per porre delle domande via

radio.

Esempio:

· “Puma qui Lince avete raggiunto posizione assegnata INTERROGATIVO passo”;

La risposta sarà:

· “Lince qui Puma AFFERMATIVO (o NEGATIVO) passo”

- ESECUTIVO: il metodo esecutivo viene usato quando si desidera che due o più reparti eseguano un ordine o inizino un’azione ad un determinato istante e contemporaneamente. Esso può essere impiegato in due modi differenti a seconda del tempo a disposizione per la diramazione dell’ordine esecutivo:

· Esecutivo all’ordine: un messaggio tattico trasmesso con l’esecutivo all’ordine dovrà contenere nelle istruzioni per il messaggio, immediatamente prima del testo, la parola di procedura di preavviso “SEGUE ESECUTIVO”. Il segnale d’esecuzione sarà trasmesso più tardi nella seguente forma “ATTENZIONE ESECUTIVO”, in cui la seconda parola indica l’istante d’esecuzione.

· Esecutivo immediato: un messaggio tattico trasmesso con l’esecutivo immediato non permette alle stazioni di ottenere verifiche, ripetizioni, assicurazioni o annullamenti prima che il messaggio sia reso esecutivo. In tale metodo nelle istruzioni per il messaggio, viene impiegata la parola di procedura “ESECUTIVO IMMEDIATO”. Il testo del messaggio viene trasmesso due volte, separato dalla parola di procedura “RIPETO”. Il segnale esecutivo viene trasmesso nelle istruzioni finali.

Per l’annullamento di messaggi nel metodo esecutivo all’ordine e immediato si utilizza la parola di procedura “NEGATIVO” al posto della parola di procedura “ESECUTIVO”.











6. OPERAZIONI DI COLLEGAMENTO

a. Chiamata preliminare

E’ detta anche chiamata di controllo.

Viene effettuata dalla Capo Maglia non appena giunge l’orario d’inizio del collegamento ed ha lo scopo di accertare che tutte le periferiche siano in collegamento.

Al momento di rispondere, gli operatori delle periferiche, osserveranno, secondo il proprio nominativo, l’ordine numerico o alfanumerico.

Esempio:

- supponendo che la Capo Maglia “LEONE X” , stazione radio della maglia radio “SIERRA”, debba effettuare la chiamata preliminare alle stazioni radio periferiche i cui nominativi sono “LEONE 1” – “LEONE 2” – “LEONE 3”, dirà:

· “SIERRA QUI LEONE X PASSO”;

gli operatori delle stazioni radio periferiche risponderanno:

· “LEONE X QUI LEONE 1 PASSO”

· “LEONE X QUI LEONE 2 PASSO”

· “LEONE X QUI LEONE 3 PASSO”

la Capo Maglia risponderà:

· “SIERRA QUI LEONE X RICEVUTO FINE”

Qualora una delle stazioni periferiche non rispondesse (per es. LEONE 2), passati 5 secondi, dovrà rispondere la stazione successiva (LEONE 3).

La Capo Maglia in questo caso risponderà:

· “SIERRA QUI LEONE X RICEVUTO – LEONE 3 NON VI SENTO”

LEONE 3 non appena è in grado di trasmettere, chiama la stazione Capo Maglia per entrare nella maglia radio:

· “LEONE X QUI LEONE 2 ENTRO IN RETE PASSO”

· “LEONE 2 QUI LEONE X RICEVUTO FINE”.



b. Prova di collegamento

Una stazione che desideri informare un'altra sulla forza e sulla leggibilità dei segnali, dovrà farlo con un breve e conciso rapporto sulla qualità di ricezione in atto, usando le previste parole di procedura e frasi standard che possono riguardare tanto la forza del segnale (INTENSITA') quanto la chiarezza delle parole ricevute (INTELLIGIBILITA'). Si deve ritenere che una stazione riceva forte e chiaro un’altra stazione a meno che non ci siano diverse indicazioni riguardo l’intensità e l’intelleggibilità della trasmissione. Per cui non si devono fare prove di collegamento superflue.

Le parole di procedura da utilizzare per lo scambio d’informazioni sull’intensità del segnale sono:

- FORTE E CHIARO “Il vostro segnale è molto forte”;

- DEBOLE MA CHIARO “La forza del vostro segnale è buona”;

- FORTE E DISTURBATO “La forza del vostro segnale è debole”;

- DEBOLE E DISTURBATO “La forza del vostro segnale è molto debole”;

Le parole di procedura da utilizzare per lo scambio d’informazioni sulla leggibilità del messaggio sono:

- CHIARO “Ricezione chiarissima”:

- INTELLEGIBILE “La ricezione è soddisfacente”;

- ININTELLEGIBILE “La qualità della trasmissione non mi permette di ricevervi”

- DISTORTO “Ricevo i vostri segnali distorti”;

- CON INTERFERENZE “Ricevo i vostri segnali con interferenze a causa di interferenze”.

Esempio:

La Capo Maglia vuole provare il collegamento con la sua maglia radio e trasmettere:

· “SIERRA QUI LEONE X PROVA COLLEGAMENTO PASSO”;

Le periferiche risponderanno:

· “LEONE X QUI LEONE 1 FORTE E DISTORTO PASSO”

· “LEONE X QUI LEONE 2 FORTE E CHIARO PASSO”

· “LEONE X QUI LEONE 3 DEBOLE E INTELLEGIBILE”

· “LEONE X QUI LEONE 4 DEBOLE CON INTERFERENZE”

La capo maglia trasmetterà:

· “SIERRA QUI LEONE X RICEVUTO FINE”

Una cosa molto importante da ricordare è che le operazioni di presa collegamento, debbono essere effettuate nel più breve tempo possibile.



7. DOVERI DELL'OPERATORE

Egli, in qualunque momento, deve osservare le seguenti prescrizioni:

· Le trasmissioni in radiotelefonia devono essere brevi, chiare e concise;

· È obbligatorio attenersi strettamente alla "procedura radiotelefonica”;

· E’ vietato effettuare trasmissioni non autorizzate;

· E’ vietato scambiare notizie di carattere privato tra operatori;

· E’ vietato trasmettere nomi di operatori e indicazioni riservate;

· E’ vietato usare termini non previsti dalla procedura;

· E’ vietato trasmettere a velocità superiore alle capacità degli operatori corrispondenti;

· E’ vietato impiegare eccessiva potenza di trasmissione;

· E’ vietato impiegare troppo tempo per le operazioni di presa di collegamento.


Ringraziamo i falchi per il materiale
 
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3 replies since 27/11/2008, 18:02   773 views
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